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La Stampa February 25, 2003

I missili iracheni «al Samoud» puntati contro le truppe Usa

LA SCORSA SETTIMANA IL CAPO DELLA MISSIONE UNMOVIC NE AVEVA CHIESTO LA DISTRUZIONE A PARTIRE DAL PRIMO MARZO

BAGHDAD. I missili iracheni al Samoud di cui gli ispettori dell'Onu hanno chiesto la distruzione avrebbero invece dovuto giocare un ruolo «cruciale» nelle strategie di Baghdad in risposta a un eventuale intervento americano. Gli al Samoud hanno una gittata sufficiente per colpire Kuwait city o altri obiettivi della regione (in Kuwait sono ammassate la gran parte delle forze americane dispiegate nel Golfo). E forse avrebbero potuto farlo con testate chimiche o biologiche. Non è un caso quindi che ieri Saddam Hussein ieri ha preannunciato una risposta negativa alla richiesta di Hans Blix.

L'Iraq ha dispiegato fra i 50 e i 100 al Samoud in tutto il Paese. I missili a corto raggio, versioni modificate dei sovietici SA-2 con componenti degli Scud sperimentate in modo estensivo, vengono giudicati non affidabili. «Ritengo che gli al Samoud siano cruciali nella strategia di Saddam Hussein» - ha spiegato John Pike, analista militare del «think tank» Globalsecurity.org.

«Non appena gli iracheni vengono a sapere che il Quinto reggimento si muove verso Baghdad -aggiunge - gli iracheni lanceranno un gran numero di al Samoud da Bassora verso il Kuwait, con un assortimento di testate diverse».

Perché un missile con una accuratezza tanto scarsa, non ha altro scopo militare se non quello di essere armato con testate altamente lletali, come quelle chimiche o biologiche, spiega Anthony Cordesman, del Centro per gli studi strategici e internazionali.

La scorsa settimana il capo della missione Unmovic, Hans Blix, aveva chiesto all'Iraq la distruzione dei missili al Samoud a partire dal primo marzo. Secondo le simulazioni condotte dagli ispettori sulla base degli elementi forniti dall'Iraq, i missili hanno una gittata decisamente superiore al tetto di 150 chilometri imposto dalle nazioni Unite.


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