
SDA - Servizio di base in Italiano July 29, 2002
Iran: Usa studiano attacco preventivo centrale atomica Impianto nucleare quasi pronto. Aumenta pressione su Russia
SOURCE: ATS; ANSA
By MC
Un attacco contro l'Iraq non e' l'unico scenario di guerra ipotizzato dagli Stati Uniti nel Golfo persico. Secondo il 'Washington Post', nell'Amministrazione Bush ci sono anche fautori di un raid 'preventivo contro la centrale nucleare iraniana di Bushehr.
Al momento l'Ammministrazione si sta limitando a tenere alta la pressione sulla Russia, che collabora alla costruzione e che ha fornito la tecnologia per Bushehr, un reattore a acqua leggera di 1.000 chilowatt che sorge sulla costa sudoccidentale dell'Iran e che, secondo i calcoli americani, sara' completata tra 16 mesi e operativa entro 18 mesi. La centrale, oggetto di discussione tra Usa e Israele oltre che di contesa tra Washington e Mosca, costituisce, secondo gli esperti citati dal 'Wp', un terreno di prova per la dottrina del presidente George W. Bush in favore di azioni 'preventive' per scongiurare future minacce contro la sicurezza nazionale del Paese. Soprattutto da parte dei Paesi del cosiddetto 'Asse del male' - Iran, Iraq e Corea del Nord - accusati da Washington di sviluppare armi di distruzione di massa.
Le fonti non escludono che Israele ci arrivi prima, ricordando il raid israeliano del 1981 contro il reattore nucleare, di costruzione francese, di Osirak, vicino a Baghdad.
All'epoca Washington prese le distanze dall'alleato israeliano e critico l'attacco. Ma a distanza di anni, molti esponenti dell'Amministrazione Bush hanno rivalutato l'azione e alcuni la considerano addirittura una pietra miliare negli sforzi per impedire a Saddam Hussein da acquisire l'arma nucleare.
La preoccupazione dell'Amministrazione americana per Bushehr e' cresciuta negli ultimi tempi quando i satelliti spia americani e israeliani hanno trasmesso immagini di un lavoro in fase avanzata di costruzione: si vedono la cupola del reattore, tubi di raffreddamento, pompe e anche, secondo gli esperti che hanno esaminato le foto, alcune postazioni di missili antiaerei nei pressi della centrale.
"Entro il prossimo anno - ha detto John Pike, direttore di GlobalSecurity.org, un centro di ricerca militare indipendente - avremo un attacco americano o israeliano contro la centrale, oppure avremo acconsentito a che l'Iran diventi una potenza nucleare".
La pressione sulla Russia non sembra dare risultati anche se Bush non perde occasione per protestare con il collega Vladimir Putin contro la partecipazione di Mosca alla costruzione di Bushehr (l'ultima volta al vertice Usa-Russia di maggio): solo la settimana scorsa Mosca ha annunciato l'intenzione di aumentare sensibilmente la sua cooperazione con l'Iran nel campo energetico.
Se ha ragione l'ex direttore della Cia, James Woolsey, la centrale di Bushehr potrebbe non rappresentare una minaccia a lungo. Prendendo spunto dalle manifestazioni degli studenti e dalle proteste degli operai, Woolsey prevede, in un editoriale pubblicano oggi sul 'Wall Street Journal', la caduta entro non molto tempo del potere degli ayatollah e la nascita di una democrazia a Teheran.
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