
SDA - Servizio di base in Italiano March 15, 2002
Usa: nucleare, Pentagono vuole atomica antibunker sotterranei
SOURCE: ATS; ANSA
By HM
Il Pentagono vuole sviluppare un nuovo tipo di bomba atomica in grado di penetrare in profondita' per distruggere bunker sotterranei dove si nascondano armi di distruzione di massa o centri di comando strategici di forze ostili. La proposta e' contenuta nel rapporto sulla 'nuova dottrina' nucleare degli Usa, presentato dal Pentagono al Congresso degli Stati Uniti.
Un sito internet specializzato in questioni di Difesa, globalsecurity.org, pubblica estratti del rapporto intitolato 'Revisione dell'atteggiamento in campo nucleare'. Anticipazioni sul contenuto del rapporto segreto erano state pubblicate dalla stampa americana e internazionale lo scorso fine settimana, in particolare per quanto riguarda la proposta utilizzazione di armi atomiche per attacchi preventivi anche contro Paesi non dotati di armi nucleari; e per l'elenco di Paesi che potrebbero essere bersagli di tali attacchi (oltre ai noti tre del cosiddetto 'Asse del male' - Corea del Nord, Iran e Iraq - anche Cina, Russia, Libia e Siria). Tuttavia questa e' la prima volta che ampi estratti del rapporto segreto vengono resi pubblici. La nuova bomba dovrebbe servire a colpire e distruggere, con danni collaterali limitati, i cosiddetti 'Hard and Deeply Buried Targets' (Hdbt, obiettivi fortificati sotterranei profondi). Secondo il rapporto "piu' di 70 Paesi attualmente usano installazioni sotterranee per scopi militari" e "nel mondo ci sono piu' di 10.000" di questi siti fortificati. Di questi, secondo il rapporto che cita stime del servizio di spionaggio Dia, 1.400 "ospitano o sono sospettati di avere funzioni strategiche (armi di distruzione di massa, basi di missili balistici, vertici di comando e di controllo, strutture dirigenziali)"
Il rapporto afferma infine che gli Usa forse non potranno "in un futuro indefinito" continuare a rispettare la moratoria sui test nucleari, cosi' come fanno dal 1992 insieme a Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia. Una ripresa dei test potrebbe rivelarsi necessaria per mantenere in efficienza l'arsenale strategico, in cui sono stati gia' rilevati "alcuni problemi dovuti all'invecchiamento e alla manutenzione".
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