
SDA - Servizio di base in Italiano October 29, 2001
Usa: la Boeing piange sulla sconfitta e spera nei subappalti
By HM
"Si tratta di una sconfitta molto dolorosa, e non ha alcun senso ora cercare di minimizzare il colpo subito". Queste parole di Jerry Daniel, direttore della divisione militare di Boeing, riassumono molto efficacemente la situazione del colosso aerospaziale americano di fronte ad una delle piu' cocenti delusioni della sua storia.
A preoccupare non e' soltanto la perdita della commessa da 200 miliardi di dollari della difesa Usa, andata alla rivale Lockheed Martin, ma le prospettive future per la produzione di aerei militari. Perche', come ha indicato Daniel, "non ci sono programmi addizionali per caccia aerei, sicuramente non in questa decade". Intanto il titolo azionario Boeing sta perdendo circa l'8% rispetto alla chiusura di venerdi'. Il giorno stesso della decisione del Pentagono, la dirigenza Boeing ha ridotto le stime di fatturato per il 2002 da 56 a 55 miliardi di dollari. Gli analisti di mercato non si attendono annunci di licenziamenti, dal momento che Boeing ne ha gia' programmati 30.000 per la fine dell'anno. Sul lungo periodo pero la perdita del contratto Joint Strike Fighter dovrebbe avere conseguenze molto serie. Alcuni esperti prevedono addirittura l'abbandono degli sforzi per la produzione di caccia militari, anche in considerazione del fatto che negli ultimi decenni l'unica commessa di questo tipo vinta da Boeing e' arrivata tramite l'acquisizione di McDonnell Douglas.
La situazione potra' essere solamente alleviata dall'affidamento a Boeing di una parte minoritaria del progetto Joint Strike Fighter. Il Pentagono ha scelto la formula del vincitore unico per la prima commessa del progetto, ma c'e' la possibilita' che ora faccia pressioni su Lockheed Martin perche' questa si avvalga della collaborazione di Boeing. Il colosso da poco trasferitosi a Chicago ha gia' dato la sua disponibilita', e Lockheed Martin ha mandato segnali di apertura, ricordando che gia' il suo caccia F-22 vede Boeing come uno dei principali subappaltatori. A spingere perche' Boeing venga inclusa nella commessa del caccia del 2000 sono anche anche i numerosi rappresentanti politici in qualche modo legati al leader mondiale degli aerei civili. I parlamentari degli Stati dove Boeing opera vorrebbero per questa una fetta del 35% del contratto, mentre quelli del Texas, dove la Lockheed ha il suo principale stabilimento, premono perche' la quota sia limitata al 20%.
Intanto, man mano che vengono fuori i dettagli della decisione del Pentagono, prende forma una realta' sorprendente: a determinare la scelta degli esperti militari non sarebbero state la caratteristiche tecniche o i costi dell'X-35 della Lockheed, ma le sue linee estetiche. Il che significherebbe che per un aereo che diventera' lo standard per i prossimi 30 anni, e per una commessa da 200 miliardi di dollari, a risultare determinante sarebbe stato il designer piu' bravo. Per quanto riguarda i parametri tecnici, gli apparecchi sarebbero risultati alla pari: entrambi supersonici, entrambi invisibili ai radar e entrambi adattabili alle varie esigenze dei corpi armati.
L'aereo della Boeing sarebbe stato penalizzato soprattutto dalla grossa presa d'aria posta sotto la cabina di guida. "Il design del caccia della Boeing e' decisamente brutto. - ha commentato John Pike, analista per GlobalSecurity.org - Quella presa d'aria e' orribile, lo fa sembrare un pellicano".
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